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LIFE IS STREET⚡️🧢
The Street blends the gift of privacy with the excitement of participation.
An urban question that has in its depth a lucidity and a wisdom as a characteristic of the sophisticated social life that is typical of big cities. © // 9 files show complete blog
An urban question that has in its depth a lucidity and a wisdom as a characteristic of the sophisticated social life that is typical of big cities. © // 9 files show complete blog
Materie Urbane_Stefano Fristachi Photography.
Stefano Fristachi è un giovane fotogiornalista e artista visivo, residente da molti anni a Barcellona, ma per metà di origine tifernate. A Città di Castello torna presentando una serie di immagini raccolte in dieci anni di attività lungo le principali città del mondo.
Le piazze, gli edifici, i muri costituiscono solo una parte di quel variegato gruppo di frammenti che assieme agli abitanti costituiscono l'anima più intima e allo stesso tempo più visibile di una città. Su queste premesse trova fondamento il progetto di Fristachi che pone l'accento sulla composizione dello spazio cittadino contemporaneo ricercando in questo le diverse "materie" che lo compongono, immortalando schegge di società contemporanea.
Fristachi orienta il suo obiettivo sugli scorci caratteristi e le vedute quotidiane del paesaggio urbano in cui si inserisce forte la presenza degli uomini e delle donne, che con i loro atteggiamenti, i costumi e le abitudini, restituiscono una cultura particolare, inserita in un contenitore generale che è portatore di una propria storia e una propria identità, ma che per definizione riesce a far convivere forme, colori, identità e contrasti.
"La strada con i suoi segni e le sue tracce, [scrive Fristachi] unisce il dono dell'individualità con l'eccitazione della partecipazione ai meravigliosi eventi che si svolgono in ogni momento. Una questione urbana che ha nel suo profondo una lucidità ed una sapienza come caratteristiche della sofisticata vita sociale che è tipica delle grandi città." L'intento è quello di "trovare un senso al caos presente, un equilibrio nel disordine, ed attraverso questo ricercare il Simbolo della sapienza comune. La nostra sapienza è equilibrio. Attraverso le strade si cerca una via e con questa si sceglie il proprio cammino. L'individuo, come l'artista, trova un allineamento con il resto, un equilibrio, una serena risposta all'innata ed inquieta sete di conoscenza del comportamento umano e di realizzazione esistenziale".
In questi lavori la città è letta dunque in una duplice veste: da un lato è la scenografia generale su cui gli attori si muovono manifestando il proprio essere nelle loro diverse attitudini. L'urbe si fa contenitore di agglomerati culturali discordi e spesso privi di capacità dialoganti, sorretti da equilibri instabili che mostrano i volti di una società che vive sempre più immersa in una contraddizione, in cui le individualità esacerbate diventano materia comportamentale comune, mezzo unificante e spesso uniformante delle diversità. Nelle foto di Fristachi questo elemento rimane ancora sottotraccia seppure presente, egli è abilissimo a ricercare le identità individuali degli abitanti e le esalta facendole dialogare attraverso colori, forme, ma anche contenuti ed analogie grafiche con il contesto.
Dall'altro lato la città si mostra, facendosi scenario particolare, intimo e spesso segreto agli occhi dei più. L'artista ricerca i dettagli nascosti in brandelli di muro sgraffiati, in equilibrate architetture o nelle geometrie che regolano la struttura della città. Infondo è questo il valore caratteristico del mezzo fotografico, non tanto l'aderenza alla realtà in modo oggettivo, ma piuttosto la possibilità di cogliere un segno, un indizio, un'impronta che si colleghi ad una situazione particolare.
L'accostamento in dittici di elementi di "scenografia generale", con quelli di "scenografia particolare" testimonia, di fatto, la necessità di una nuova relazione tra l'ambiente e l'abitante. In una situazione ancora più approfondita, se si permea cioè la società frantumata di individui, la relazione tra abitanti diventa urgenza e forse unica via per far si che le differenze non si annullino in comportamenti livellanti, ma diventino elementi autentici, accettati e rispettati sul quale costruire e vivere il variegato mondo urbano di domani. © // 16 files show complete blog
Le piazze, gli edifici, i muri costituiscono solo una parte di quel variegato gruppo di frammenti che assieme agli abitanti costituiscono l'anima più intima e allo stesso tempo più visibile di una città. Su queste premesse trova fondamento il progetto di Fristachi che pone l'accento sulla composizione dello spazio cittadino contemporaneo ricercando in questo le diverse "materie" che lo compongono, immortalando schegge di società contemporanea.
Fristachi orienta il suo obiettivo sugli scorci caratteristi e le vedute quotidiane del paesaggio urbano in cui si inserisce forte la presenza degli uomini e delle donne, che con i loro atteggiamenti, i costumi e le abitudini, restituiscono una cultura particolare, inserita in un contenitore generale che è portatore di una propria storia e una propria identità, ma che per definizione riesce a far convivere forme, colori, identità e contrasti.
"La strada con i suoi segni e le sue tracce, [scrive Fristachi] unisce il dono dell'individualità con l'eccitazione della partecipazione ai meravigliosi eventi che si svolgono in ogni momento. Una questione urbana che ha nel suo profondo una lucidità ed una sapienza come caratteristiche della sofisticata vita sociale che è tipica delle grandi città." L'intento è quello di "trovare un senso al caos presente, un equilibrio nel disordine, ed attraverso questo ricercare il Simbolo della sapienza comune. La nostra sapienza è equilibrio. Attraverso le strade si cerca una via e con questa si sceglie il proprio cammino. L'individuo, come l'artista, trova un allineamento con il resto, un equilibrio, una serena risposta all'innata ed inquieta sete di conoscenza del comportamento umano e di realizzazione esistenziale".
In questi lavori la città è letta dunque in una duplice veste: da un lato è la scenografia generale su cui gli attori si muovono manifestando il proprio essere nelle loro diverse attitudini. L'urbe si fa contenitore di agglomerati culturali discordi e spesso privi di capacità dialoganti, sorretti da equilibri instabili che mostrano i volti di una società che vive sempre più immersa in una contraddizione, in cui le individualità esacerbate diventano materia comportamentale comune, mezzo unificante e spesso uniformante delle diversità. Nelle foto di Fristachi questo elemento rimane ancora sottotraccia seppure presente, egli è abilissimo a ricercare le identità individuali degli abitanti e le esalta facendole dialogare attraverso colori, forme, ma anche contenuti ed analogie grafiche con il contesto.
Dall'altro lato la città si mostra, facendosi scenario particolare, intimo e spesso segreto agli occhi dei più. L'artista ricerca i dettagli nascosti in brandelli di muro sgraffiati, in equilibrate architetture o nelle geometrie che regolano la struttura della città. Infondo è questo il valore caratteristico del mezzo fotografico, non tanto l'aderenza alla realtà in modo oggettivo, ma piuttosto la possibilità di cogliere un segno, un indizio, un'impronta che si colleghi ad una situazione particolare.
L'accostamento in dittici di elementi di "scenografia generale", con quelli di "scenografia particolare" testimonia, di fatto, la necessità di una nuova relazione tra l'ambiente e l'abitante. In una situazione ancora più approfondita, se si permea cioè la società frantumata di individui, la relazione tra abitanti diventa urgenza e forse unica via per far si che le differenze non si annullino in comportamenti livellanti, ma diventino elementi autentici, accettati e rispettati sul quale costruire e vivere il variegato mondo urbano di domani. © // 16 files show complete blog
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STEFANO FRISTACHI
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